venerdì 25 dicembre 2009

E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi

San Leone Magno (? - ca 461), papa e dottore della Chiesa
Sermone I per la Natività del Signore; PL 59,190 (trad. di Eleonora Bellini)

Esultiamo, carissimi: oggi è nato il nostro Salvatore. Non è lecito lasciar posto alla tristezza nel giorno in cui nasce la vita: quella vita che, distrutto il timore della morte, infonde in noi la gioia dell'eternità promessa. Nessuno è escluso dalla partecipazione a questa felicità, unico è il motivo della gioia comune a tutti: il fatto che il Signore nostro, vincitore sul peccato e sulla morte... venne a liberarci tutti. Esulti il santo, perché si avvicina alla palma della gloria. Si rallegri il peccatore, perché è invitato al perdono. Si faccia coraggio il gentile, perché è chiamato alla vita. Infatti, giunta la pienezza dei tempi stabilita dall'imperscrutabile profondità del volere divino, il figlio di Dio assunse la natura umana per riconciliare l'umanità con il Creatore...
Dunque Dio, il Verbo di Dio, Figlio di Dio, che in principio era presso Dio, per mezzo del quale sono state fatte tutte le cose, e senza il quale nulla esisterebbe, si è fatto uomo per liberare l'uomo dalla morte eterna. Così, chinandosi a raccogliere la nostra pochezza senza diminuire la propria maestà, restando qual era e divenendo ciò che non era, sposando la vera condizione di servo a quella condizione nella quale egli è uguale a Dio Padre, congiunse l'una e l'altra natura... La miseria si riveste di maestà, la debolezza di forza, la natura mortale di eternità ... vero Dio e vero uomo si sono compenetrati nell'unità del Signore, un solo ed identico mediatore tra gli uomini e Dio (cf 1 Tm 2,5) ...
Rendiamo dunque grazie a Dio Padre nello Spirito Santo per il dono di suo Figlio. Egli, a causa del grande amore con cui ci ha amati, ha sofferto per noi e, mentre eravamo morti a causa del peccato, ci ha fatti rivivere con Cristo, affinché fossimo in lui creature nuove, nuove opere delle sue mani (cf. Ef 2,4-5 ; 2 Co 5,17)...
Riconosci, o cristiano, la tua dignità.
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