sabato 3 luglio 2010

Sii credente, e sii mio apostolo

Basilio di Seleucia ( ?-circa 468), vescovo
Omelie per la Risurrezione, 1-4

«Metti il dito nel posto dei chiodi». Mi cercavi quando io non c'ero, ora approfitta della mia presenza. Io conosco il tuo desiderio nonostante il tuo silenzio. Prima che tu me lo dica, io so quel che pensi. Ti ho sentito parlare e, pur invisibile, ero vicino a te, vicino ai tuoi dubbi; senza farmi vedere, ti ho fatto aspettare, per scrutare meglio la tua impazienza. «Metti il dito nel posto dei chiodi; e non essere più incredulo ma credente».

Allora Tommaso lo tocca, e s'infrange tutta la sua diffidenza; pieno di una fede sincera e di tutto l'amore dovuto al suo Dio, grida: «Mio Signore e mio Dio!» E il Signore gli dice: «Perché mi hai veduto, hai creduto; beati quelli che pur non avendo visto crederanno». Tommaso, porta la novella della mia risurrezione a coloro che non mi hanno visto. Porta tutta la terra a credere non a quello che vede, bensì alla tua parola. Percorri i popoli e le città lontane. Insegna loro a portare la croce sulle spalle invece delle armi. Non fare null'altro che annunciare me: crederanno e mi adoreranno. Non esigeranno altra prova. Di' loro che sono chiamati per grazia, e tu, contempla la loro fede: Beati, in verità, coloro che pur non avendo visto hanno creduto!

Tale è l'esercito che arruola il Signore; tali sono i figli del fonte battesimale, le opere della grazia, la messe dello Spirito. Hanno seguito Cristo, pur senza averlo visto, l'hanno cercato e hanno creduto. L'hanno riconosciuto con gli occhi della fede, non con quelli del corpo. Non hanno messo il dito nel posto dei chiodi, ma si sono attaccati alla sua croce e hanno abbracciato le sue sofferenze. Non hanno visto il costato del Signore ma, per la grazia, si sono uniti alle sue membra e hanno fatto propria questa parola del Signore: «Beati coloro che pur non avendo visto hanno creduto!»
--

Nessun commento:

Posta un commento