giovedì 29 luglio 2010

Ogni giovedì leggete Matteo 6,24-34

Ogni giovedì, leggete di fronte al Santissimo Sacramento il passo del Vangelo di Matteo 6,24-34, e se non vi è possibile andare in Chiesa, fatelo nella vostra famiglia
(Messaggio dato attraverso Jelena, Medjugorje, 1 marzo 1984)

[24]Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona.
[25]Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?

[26]Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro?
[27]E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita?
[28]E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano.
[29]Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.
[30]Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?
[31]Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?
[32]Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.
[33]Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
[34]Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà gia le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.
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