sabato 18 giugno 2011

311 - Fatima, l'Angelo apparve ai tre pastorelli

A Fatima la seconda apparizione dell’Angelo avvenne durante l’estate del 1916. Mentre i bambini stavano giocando nei pressi del loro pozzo favorito, l’Angelo apparve improvvisamente. “Che fate?” disse. “Pregate!
Pregate molto! I Cuori santissimi di Gesù e di Maria hanno su di voi disegni di misericordia. Offrite costantemente all'Altissimo preghiere e sacrifici.”
Lucia chiese all’Angelo in qual modo avrebbero potuto offrire i sacrifici.
L’Angelo rispose: “In tutti i modi possibili, offrite a Dio un sacrificio in atto di riparazione per i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori. Attirate così sulla vostra patria la pace. Io sono il suo angelo custode, l'Angelo del Portogallo. Soprattutto accettate e sopportate con sottomissione la sofferenza che il Signore vi manderà.”
Lucia commenta così: “Queste parole dell'Angelo si incisero nel nostro spirito, come una luce che ci faceva comprendere chi era Dio: come ci amava e voleva essere amato; il valore del sacrificio, e come gli era gradito; come, per riguardo a esso, convertiva i peccatori”. Il tema dominante in questa seconda apparizione dell’Angelo è stata l’importanza di compiere offerte a Dio in tutti i modi possibili, in opere e sacrifici, anche i più piccoli; tali atti di sacrificio andavano compiuti con intenzioni speciali, soprattutto per le conversioni dei peccatori.
Nell’autunno di quello stesso anno, i bambini portarono il loro gregge nello stesso luogo dove era avvenuta la prima apparizione. Li, nel luogo benedetto chiamato Cabeço, cominciarono a recitare la preghiera che l’Angelo gli aveva insegnato, quando sopra di loro apparve una luce sconosciuta. Lucia afferma: “Ci alzammo per vedere cosa succedeva e vedemmo l'Angelo con un calice nella mano sinistra e sospesa su di esso un'Ostia, dalla quale cadevano nel calice alcune gocce di sangue.”
Lasciando il calice e l'Ostia sospesi in aria, si prostrò a terra vicino a noi e ripeté tre volte la preghiera:
Trinità Santissima, Padre, Figliolo e Spirito Santo Vi adoro profondamente e Vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli della terra, in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e delle indifferenze con cui è offeso. E per i meriti infiniti del Suo Santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, Vi chiedo la conversione dei poveri peccatori.
Poi, sollevandosi, prese di nuovo in mano il calice e l'Ostia, e diede l'Ostia a me e ciò che conteneva il calice lo diede da bere a Giacinta e a Francesco, dicendo nello stesso tempo:
“Prendete e bevete il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo orribilmente oltraggiato dagli uomini ingrati. Riparate i loro delitti e consolate il vostro Dio”. Di nuovo si prostrò a terra e ripeté con noi altre tre volte la stessa preghiera: "Trinità santissima ecc." e scomparve.
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