martedì 2 febbraio 2010

Noi due sì che abbiamo bisogno di purificazione

«Cor Mariae perdolentis, miserere nobis!» invoca il Cuore di Santa Maria, con coraggio e decisione di unirti al suo dolore, in riparazione dei tuoi peccati e di quelli degli uomini di tutti i tempi. E chiedile per ogni singola anima che questo suo dolore aumenti in noi l'avversione al peccato, e che sappiamo amare, come espiazione, le contrarietà fisiche o morali di ogni giornata. (Solco, 258)

Compiuto il tempo della purificazione della Madre, secondo la legge di Mosè, bisogna andare col Bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore (Lc 2, 22).

E questa volta sarai tu, piccolo amico, a portare la gabbia delle tortore. Vedi? Lei - l'Immacolata!- si sottomette alla Legge come se fosse impura.

Bambino mio, imparerai anche tu da questo esempio a non essere sciocco e a compiere la Santa Legge di Dio nonostante tutti i sacrifici che richiede? Purificarsi!

Noi due sì che abbiamo bisogno di purificazione! Espiare, per trovare aldilà dell'espiazione, l'Amore. Un amore che cauterizzi, che bruci le scorie della nostra anima, che sia fuoco che accende di fiamma divina la miseria del nostro cuore.

Un uomo giusto e timorato di Dio, che mosso dallo Spirito Santo è venuto al tempio - gli era stato rivelato che non sarebbe morto prima di vedere il Cristo - prende fra le braccia il Messia e dice: Ora, o Signore, lascia che il tuo servo se ne vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto il Salvatore (Lc 2, 25-30). (Santo Rosario, IV mistero gaudioso)

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