domenica 21 giugno 2009

Preghiera al Cuore di Gesù

Amorosissimo mio Gesù, nel riflettere al Vostro buon Cuore e vederlo tutto pietà e dolcezza pei peccatori, mi sento rallegrare il mio e colmar di fiducia d'essere da Voi ben accolto. Ahimè quanti peccati ho commesso! Ma ora qual Pietro e qual Maddalena dolente, li piango e detesto, perchè sono offesa di Voi, sommo bene. Sì, sì, concedetemene il perdono; ed oh! muoia io, ve lo chiedo pei Vostro buon Cuore, muoia prima che offenderVi, e viva solo per riamarVi.
Pater, 5 Gloria
Dolce Cuor del mio Gesù, Fa ch'io t'ami sempre più.

Benedico, Gesù mio, l'umilissimo Vo­stro Cuore e Vi ringrazio che nel darme­lo per esemplare, non solo con forti pre­mure mi eccitate ad imitarlo, ma a co­sto di tante vostre umiliazioni me n'ad­ditate e appianate la via. Folle che fui ed ingrato, quanto Vi offesi! Perdonatemi. Non più superbia; ma con cuore umile voglio seguire Voi e conseguire pace e salute. Avvaloratemi Voi e benedirà in eterno il Vostro Cuore.
Pater, 5 Gloria
Dolce Cuor del mio Gesù, Fa ch'io t'ami sempre più.

Ammiro Gesù mio il pazientissimo Vo­stro Cuore e Vi ringrazio di tanti mera­vigliosi esempi di invitta sofferenza a noi lasciati. Essi mi rimproverano la strana mia delicatezza, insofferente d'ogni più piccola pena. Ah! Gesù mio caro, infondetemi nel cuore fervido e costante amore alle tribolazioni, alle croci, alla penitenza, acciocchè seguendo Voi al Calvario, giun­ga con Voi alla gloria del Paradiso.
Pater, 5 Gloria
Dolce Cuor del mio Gesù, Fa ch'io t'ami sempre più.
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Innanzi al mansuetissimo vostro Cuore, caro Gesù, io m'inorridisco del mio sì diverso dal Vostro. Purtroppo io ad una ombra, ad un gesto, ad una parola in contrario mi inquieto e lamento. Deh! perdonatemi i miei trasporti e datemi grazia di imitare nell'avvenire in qualun­que contrarietà la inalterabile Vostra mansuetudine e così godere perpetua e santa pace.
Pater, 5 Gloria
Dolce Cuor del mio Gesù, Fa ch'io t'ami sempre più.
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Si cantino pur lodi, o Gesù, al gene­rosissimo vostro Cuore vincitore della morte e dell'inferno, che ben se le meri­ta tutte. Io resto più che mai confuso al vedere il mio sì pusillanime, che teme di qualunque diceria ed umano rispetto; ma non sarà più così. Da Voi imploro il co­raggio e la forza per combattere e vin­cere in terra, per trionfare lieto con Voi in cielo.
Pater, 5 Gloria
Dolce Cuor del mio Gesù, Fa ch'io t'ami sempre più
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