martedì 2 giugno 2009

Il ruolo della preghiera

L'uomo percepisce l’opera della grazia in lui per mezzo della sua preghiera divenuta costante.
Apprendiamo dunque anche noi a sentire in ogni azione "insieme" la nostra debolezza ed il soccorso di Dio ed a proclamare ogni giorno: "Sono stato spinto per farmi cadere, ma il Signore mi ha sostenuto, mia forza e mio canto è il Signore: egli è stato per me la salvezza" (Sal 117, 13-14).
La nostra debolezza ed il soccorso di Dio insieme: una strana coalizione tra il peccato e la grazia, dove la parte dell’uomo si riduce a seguire ogni giorno umilmente l’orma della grazia di Dio che ci attira. La parte umana è quella di riconoscere il peccato; la parte di Dio sarà invece il perdono.
Questa pedagogia divina è tuttavia tanto dura solo in apparenza. San Cassiano vi vede perfino l’espressione dell’incomparabile delicatezza di Dio ed osa compararla al tenero gioco che si instaura tra una madre ed il suo bambino, gioco che ha come fine quello di promuovere il suo sviluppo fino all’età adulta.
E’ così dunque che il Padre celeste agisce con ognuno di noi. Egli sa meglio di noi che cosa ci serve davvero.
Udii un vecchio confratello ragionevole e buono, perfetto e santo, dire:"Se sentirai la chiamata dello Spirito, ascoltala e cerca di essere santo con tutta la tua anima, con tutto il tuo cuore e con tutte le tue forze.Se però, per umana debolezza non riuscirai ad essere santo, cerca allora di essere perfetto con tutta la tua anima, con tutto il tuo cuore e con tutte le tue forze.Se tuttavia non riuscirai ad essere perfetto a causa della vanità della tua vita, cerca allora di essere buono con tutta la tua anima, con tutto il tuo cuore e con tutte le tue forze.Se ancora non riuscirai ad essere buono a causa delle insidie del maligno, cerca allora di essere ragionevole con tutta la tua anima, con tutto il tuo cuore e con tutte le tue forze.
Se infine non riuscirai ad essere santo, nè perfetto, nè buono, nè ragionevole a causa del peso dei tuoi peccati, allora cerca di portare questo peso di fronte a Dio e affida la tua vita alla divina misericordia.
Se farai questo senza amarezza, con tutta umiltà e con giovialità di spirito a causa delle tenerezza di Dio che ama gli ingrati e i cattivi, allora comincerai a capire cosa sia ragionevole, imparerai ciò che è buono, lentamente aspirerai ad essere perfetto, e infine anelerai ad essere santo.Se farai tutto questo ogni giorno, con tutta la tua anima, con tutto il tuo cuore e con tutte le tue forze, allora io ti garantisco, fratello, non sarai lontano dal Regno di Dio.
Buon cammino !
Padre Claudio Traverso

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