mercoledì 17 agosto 2011

483 - Non dialogare con la tentazione

Che ansia di riformare hanno molti! Non sarebbe meglio che ci riformassimo, tutti, singolarmente, per compiere fedelmente ciò che è comandato? (Solco, 132)


Dobbiamo alimentare nelle nostre anime un vero orrore per il peccato. Signore ripetilo con cuore contrito , non voglio offenderti mai più! Ma non ti meravigliare se noti il peso del tuo povero corpo e delle umane passioni: sarebbe sciocco e ingenuamente puerile che ti accorgessi solo ora che «questo» esiste. La tua miseria non è di ostacolo, bensì di sprone per unirti di più a Dio, per cercarlo con costanza, perché è Lui che ci purifica. (Solco, 134)


Non dialogare con la tentazione. Lascia che te lo ripeta: abbi il coraggio di fuggire; e la forza di non soppesare la tua debolezza, pensando fino a che punto potresti arrivare. Taglia, senza fare concessioni! (Solco, 137)


Non hai scuse. La colpa è solamente tua. Se sai ti conosci quanto basta che, per questa strada con queste letture, con questa compagnia... , puoi finire nel precipizio, perché ti ostini a pensare che forse questa è una scorciatoia che facilita la tua formazione o fa maturare la tua personalità?
Cambia radicalmente progetto, anche se ti comporta maggior sforzo, meno svaghi a portata di mano. Ormai è ora che ti comporti da persona responsabile. (Solco, 138)
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