lunedì 7 giugno 2010

Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo

San Cromazio di Aquileia ( ? – 407), vescovo
Discorsi, 39 ; CCL 9A, 169-170

Occorreva che la legge nuova fosse proclamata su un monte, dato che la legge di Mosè era stata data su un monte. Una consiste in dieci comandamenti destinati a formare gli uomini in vista della condotta della vita presente, l'altra consiste in otto beatitudini, perché conduce coloro che la seguono alla vita eterna e alla patria celeste.

« Beati i miti, perché erediteranno la terra ». Occorre dunque essere miti, pacifici e sinceri di cuore ; il Signore mostra chiaramente che il merito di tali uomini non è di poco conto dicendo : « Erediteranno la terra ». Si tratta senza dubbio di quella terra di cui sta scritto : « Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi » (Sal 26,13). L'eredità di quella terra, è l'immortalità del corpo e la gloria della risurrezione eterna. Infatti la mitezza ignora la superbia, non conosce la vanteria, non conosce l'ambizione. Perciò, altrove, il Signore esorta non senza ragione i suoi discepoli dicendo : « Imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime » (Mt 11,29).

« Beati gli afflitti, perché saranno consolati ». Non coloro che piangono perché hanno perso ciò che è loro caro, ma coloro che piangono i loro peccati, che si lavano dalle loro colpe con le lacrime, e senza dubbio coloro che piangono l'iniquità di questo mondo, o deplorano le colpe degli altri.
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