venerdì 21 maggio 2010

Simone di Giovanni, mi vuoi bene più di costoro ?... mi vuoi bene?... mi vuoi bene ?

Beato Giovanni XXIII (1881-1963), papa
Giornale dell'anima, cap. 1958-1963

Il successore di Pietro sa che nella sua persona e nella sua attività, la grazia e la legge dell'amore sostengono, vivificano e ornano tutto; e, di fronte al mondo intero, la santa Chiesa trova il suo appoggio nello scambio di amore fra Gesù e lui, Simon Pietro figlio di Giovanni, come su di un sostegno invisibile e visibile: Gesù invisibile agli occhi della carne e il papa, Vicario di Cristo, visibile agli occhi del mondo intero. Considerato questo mistero di amore fra Gesù e il suo Vicario, quale onore e quale dolcezza per me, ma nello stesso tempo, quale motivo di confusione per la piccolezza, per il nulla che sono io.

La mia vita deve essere tutta amore per Gesù, e nello stesso tempo totale effusione di bontà e di sacrificio per ogni anima e per il mondo intero. In questo episodio... il passaggio è diretto alla legge del sacrificio. Gesù stesso lo annuncia a Pietro: «In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi, ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi».


Per la grazia del Signore, non sono ancora entrato in questa «vecchiaia», ma avendo compiuto ormai ottant'anni, sto sulla soglia. Devo tenermi pronto per quella ultima tappa della mia vita dove mi aspettano i limiti e i sacrifici, fino al sacrificio della vita corporale e all'apertura della vita eterna. O Gesù, eccomi pronto a tendere le mani, le mie mani già tremanti e deboli, e a lasciare che un'altro mi aiuti a vestirmi e mi sostenga per la strada. Signore, a Pietro hai aggiunto: «e ti porterà dove tu non vuoi». O, dopo tante grazie di cui ho beneficiato durante la mia lunga vita, non c'è più nulla che io non voglia. Mi hai aperto, tu, la strada, o Gesù; «Io ti seguirò dovunque andrai» (Mt 8,19)

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