mercoledì 14 aprile 2010

San Damiano (Giuseppe) De Veuster

Sacerdote SS.CC.

Damiano (al secolo Jozef) nasce a Tremolo (Belgio) il 3 gennaio 1840. I genitori, Francesco ed Anna Caterina De Veuster, hanno otto figli, da cui escono due suore e due preti dei “Sacri Cuori di Gesù e Maria”, detti anche “Società del Picpus”, dalla via di Parigi dove è nata la congregazione. Giuseppe, penultimo degli otto, è destinato ad aiutare il padre, ma a 19 anni entra anche lui al “Picpus” prendendo il nome di Damiano. Nell’istituto c’è anche suo fratello Pamphile, ordinato prete nel 1863; questi, essendo malato, non va in missione, e allora Damiano ottiene di partire al posto del fratello, anche se non è ancora stato ordinato sacerdote.
Destinazione della missione: le Isole Sandwich, così chiamate dal loro scopritore James Cook nel 1778 in onore di Lord Sandwich, capo della Marina inglese. Sono un arcipelago indipendente sotto una monarchia locale; più tardi si chiameranno Isole Hawaii.
Il 19 marzo 1864, festa di San Giuseppe, onomastico di Padre Damiano, il piroscafo che trasportava i missionari entrò nel porto di Honolulu, capitale delle isole Hawaii, dopo una traversata durata 139 giorni. Damiano proseguì gli studi nel seminario della diocesi, dove ricevette rapidamente il Suddiaconato, il Diaconato, ed infine il Sacerdozio, il 21 maggio, da Mons. Maigret. Prestò servizio pastorale presso diverse parrocchie sull’isola di Oahu, proprio nel periodo in cui il regno stava affrontando particolari difficoltà sotto il punto di vista sanitario: i commercianti stranieri ed i marinai avevano introdotto nell'arcipelago numerose nuove malattie che la popolazione locale non era in grado di affrontare. Migliaia di persone morirono a causa di mali come l’influenza e la sifilide, ma anche a causa di una grave epidemia di lebbra. Re Kamelameha IV relegò i lebbrosi del regno in alcune colonie situate nel nord dell'isola di Molokai.
Padre Damiano nel 1865 fu assegnato alla Missione cattolica del nord Kohala, ma chiese al vicario apostolico, mons. Luigi Maigret, il permesso per andare a Molokai.
Nel 1870 padre Damiano assunse il suo ruolo di prete e medico dei lebbrosi nelle colonie: il 10 maggio 1873 arrivò presso la colonia di Kalaupapa.
Il vescovo Maigret presentò Damiano ai coloni come un padre, e aggiunse, che li avrebbe amati a tal punto che non avrebbe esitato a divenire uno di loro: “vivere e morire con loro”. I lebbrosi che vivevano nella colonia di Kalaupapa erano oltre 600. La prima cosa che fece Damiano fu di costruire una chiesa e di stabilire la parrocchia di Santa Filomena.
Non fu solo un sacerdote; svolse bene anche il ruolo di dottore: curò ulcere, costruì case e letti, costruì bare e scavò tombe. Quella di Kalaupapa fu definita una “colonia di morte”, dove molte persone furono costrette a lottare per sopravvivere, dimenticate dal governo: l'arrivo di Damiano fu considerato una svolta per la comunità.
Sotto la sua direzione, la comunità si dotò di leggi che regolassero la vita comune, costruì capanne e case decorose anche esteticamente, eresse scuole e creò fattorie.
Re David Kalakaua insignì padre Damiano del grado di Commendatore dell'Ordine Reale di Kalakaua e quando la principessa Lydia Liliuokalani visitò la colonia, per consegnargli le insegne dell'onorificenza, rimase profondamente turbata nel vedere lo stato in cui vivevano i lebbrosi, tanto che non riuscì a completare il discorso ufficiale.
Fu proprio la principessa a far conoscere al mondo i meriti del religioso: la sua fama si diffuse in Europa e negli stati Uniti ed anche i protestanti americani e la Chiesa d’Inghilterra elargirono grandi somme di denaro per il missionario.
Nel dicembre del 1884 padre Damiano, mettendo a bagno i suoi piedi nell'acqua calda, non poté sentirne il calore: si accorse così di aver contratto la lebbra.
Nonostante la scoperta continuò a lavorare attivamente per portare a fine i suoi progetti fino alla morte: fu raggiunto comunque da quattro collaboratori: il sacerdote Luigi Lambert Conrardy, madre Marianne Cope, superiora delle suore francescane di Syracuse, Giuseppe Dutton, soldato americano in congedo e James Sinnett, infermiera di Chicago.
Padre Damiano morì di lebbra a Molokai il 15 aprile 1889, all'età di 48 anni e seppellito ai piedi di un albero; nel maggio 1936 le sue spoglie mortali furono trasportate nel Belgio e riposano nel Santuario di San Giuseppe a Lovanio, vicino al villaggio in cui nacque.

Mahatma Gandhi, grande difensore del lavoro di padre Damiano, scrisse: “La politica e il mondo giornalistico possono vantare eroi, ma pochi possono essere paragonati a Padre Damiano di Molokai. Vale la pena dare un'occhiata alle fonti di tale eroismo”.

Padre Damiano è stato beatificato a Bruxelles, dal Servo di Dio Giovanni Paolo II, il 3 giugno 1995.
Il 1° dicembre 2005, Padre Damiano è stato scelto dalla radio pubblica fiamminga VRT come il più grande belga di tutti i tempi.

La Congregazione delle Cause dei Santi ha esaminato alcuni casi di guarigioni attribuite all'intercessione di padre Damiano e ne ha riconosciuto la natura sovrannaturale: la sua canonizzazione è avvenuta domenica 11 ottobre 2009.

--

Nessun commento:

Posta un commento