mercoledì 31 marzo 2010

San Beniamino

Diacono e martire

Beniamino, diacono di Argol in Persia, fa parte di un gruppo di martiri, uccisi appunto in Persia durante la lunga persecuzione contro i cristiani, che iniziò sotto il regno di Iezdegerd I e finì con quello del successore Bahram-Gor.

Vi sono varie versioni che riguardano questa feroce persecuzione, discordanti fra loro, in buona parte prese dai sinassari bizantini; anche le notizie riguardanti i nomi dei martiri, la data ed il luogo del martirio sono imprecise e discordanti.

L’episodio, avvenuto all’interno della lunga persecuzione contro i cristiani in Persia, racconta che verso il 420, lo sfrenato zelo di alcuni cristiani, capeggiati da un sacerdote di nome Hasu, portò ad incendiare ad Argol un pireo, cioè un tempio dedicato al culto del fuoco.

Per questa distruzione venne arrestato il vescovo Abdas, il fratello Papa, i preti Hasu e Isacco, il segretario Ephrem, il suddiacono Papa, i laici Daduq e Durtan; al vescovo Abdas fu ingiunto dalle autorità civili di ricostruire il tempio ma poiché egli si rifiutò, furono condannati a morte.
A loro sono associati nella celebrazione altri martiri di quella persecuzione, scaturita dall’episodio dell’incendio del pireo, e sono Ormisda (Manides), Sahin e il diacono di Argol, Beniamino.

Su quest’ultimo, il “Martyrologium Romanum”, commemorandolo al 31 marzo, riporta la seguente citazione: “In località Argol in Persia, san Beniamino, diacono, che non desistette dal predicare la parola di Dio e, sotto il regno di Vararane V, subì il martirio con delle canne acuminate conficcate nelle unghie.”

Il martirio avvenne verso il 420 cioè nei primi due anni del regno di Bahrom-Gor (Vahram, italianizzato anche come Vararane), perché nel 422 egli fu vinto da Teodosio II, che come condizione di pace pose la libertà di culto ai cristiani di Persia.

Significato del nome Beniamino : “figlio della mano destra" vale a dire "prediletto” (ebraico).

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