lunedì 8 marzo 2010

Lettera Padre Livio 5/3/10

Cari amici,
San Paolo dice che la carità copre la moltitudine dei peccati. La spiritualità cristiana, riflettendo su questa affermazione, ha concluso che la contrizione, o atto di dolore perfetto, è tale da cancellare i peccati, anche i più gravi, purchè ci sia l'intenzione di accedere al sacramento della confessione.
San Tommaso d'Aquino si spinge ancora più avanti, affermando che la contrizione ha un valore così grande davanti a Dio da cancellare non solo la colpa ma anche la pena, aprendo così le porte del paradiso all'anima che lascia il mondo in questa condizione spirituale.
Ma come è possibile arrivare alla contrizione perfetta? Si tratta di un lungo cammino di purificazione, in modo tale che il nostro più grande dolore sia quello di aver offeso Dio, e il nostro più grande desiderio sia quello di amarlo più di ogni altra cosa e persona.
Nel messaggio a Mirjana la Madonna ci promette di insegnarci questa forma sublime di amore, "l'amore che cancella tutti i peccati e vi rende perfetti". Per questo ci invita, nel tempo di Quaresima, a stare vicino alla sofferenza di Gesù, cercando di capire l'amore con cui l'ha sopportata.
Contemplando la croce, comprendiamo quanto siamo amati. La durezza del cuore si spezza e, vedendosi così amato, si accende a sua volta di amore. Questo è il lavorio interiore al quale dobbiamo attendere mentre la luce della Pasqua si avvicina.
Vostro Padre Livio

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