mercoledì 11 maggio 2011

231 - Questa è la volontà del Padre: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna

Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete. Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno».

L’incomprensione da parte dei giudei porta Gesù ad affrontare più esplicitamente l’argomento della sua identità con parole chiare che mettono tutti davanti a scelte concrete. È lui il pane venuto dal cielo per nutrire e sostenere il nuovo popolo di Dio. È lui il dono d’amore fatto dal Padre ad ogni uomo pellegrino nel deserto del mondo. È lui la Parola che dà la vita eterna. Gesù denuncia la mancanza di fede dei giudei. Essi hanno ascoltato le sue parole e hanno visto i segni operati da lui, ma rifiutano di aderire a lui. In questo brano Gesù spiega il motivo ultimo dell’incredulità dei giudei: essi non fanno parte del gruppo di coloro che il Padre ha dato a suo Figlio. Il Padre vuole la salvezza completa e perfetta di tutte le persone affidate al Figlio, e questa salvezza è la risurrezione nell’ultimo giorno. Il dono della vita eterna e della risurrezione nell’ultimo giorno è legato a una condizione: contemplare il Figlio e credere in lui. Si tratta dello sguardo contemplativo di una fede profonda che orienta tutta l’esistenza verso la persona di Gesù.

Padre Lino Pedron

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