martedì 18 ottobre 2011

657 - Non mancherò mai di praticare la carità

Questo, come tutti i post con etichetta "Angolo dello Spirito", riporta testi di san Josemaría Escrivá


Non è compatibile amare Dio con perfezione e lasciarsi dominare dall'egoismo o dall'apatia nel rapporto col prossimo. (Solco, 745)


La vera amicizia comporta anche uno sforzo cordiale per comprendere le convinzioni dei nostri amici, anche se non giungiamo a condividerle, né ad accettarle. (Solco, 746)


Non permettere mai che cresca l'erba cattiva sul cammino dell'amicizia: sii leale. (Solco, 747)


Un fermo proposito nell'amicizia: nel mio pensiero, nella mia parola, nelle mie opere, riguardo al prossimo - chiunque esso sia -, non mi comporterò più come ho fatto finora: e cioè, non mancherò mai di praticare la carità, non darò mai spazio nella mia anima all'indifferenza. (Solco, 748)


La tua carità dev'essere adeguata, adattata, alle necessità degli altri...; non alle tue. (Solco, 749)


Figli di Dio! Una condizione che ci trasforma in qualcosa di meglio che non in persone che si sopportano reciprocamente. Ascolta il Signore: «Vos autem dixi amicos!» - siamo suoi amici, che, come Lui, danno volentieri la vita gli uni per gli altri, nei momenti eroici e nell'abituale convivenza. (Solco, 750)
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