giovedì 28 aprile 2011

198 - Sapersi nulla davanti a Dio

È cosa molto grande sapersi nulla davanti a Dio, perché è proprio così. (Solco, 260)

Lascia che ti ricordi, tra gli altri, alcuni sintomi evidenti di mancanza di umiltà:
pensare che ciò che fai o dici è fatto o detto meglio di quanto dicano o facciano gli altri; volerla avere sempre vinta; discutere senza ragione o, quando ce l'hai, insistere caparbiamente e in malo modo; dare il tuo parere senza esserne richiesto, e senza che la carità lo esiga; disprezzare il punto di vista degli altri; non ritenere tutti i tuoi doni e le tue qualità come ricevuti in prestito; non riconoscere di essere indegno di qualunque onore e stima, persino della terra che calpesti e delle cose che possiedi; citarti come esempio nelle conversazioni; parlar male di te, perché si formino un buon giudizio su di te o ti contraddicano; scusarti quando ti si riprende; occultare al Direttore qualche mancanza umiliante, perché non perda il buon concetto che ha di te; ascoltare con compiacenza le lodi, o rallegrarti perché hanno parlato bene di te; dolerti che altri siano più stimati di te; rifiutarti di svolgere compiti inferiori; cercare o desiderare di distinguerti; insinuare nelle conversazioni parole di autoelogio o che lascino intendere la tua onestà, il tuo ingegno o la tua abilità, il tuo prestigio professionale...; vergognarti perché manchi di certi beni... (Solco, 263)
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