mercoledì 12 settembre 2012

Abbiamo bisogno della sua amicizia


Chiedeteci: Che cosa voi proponete di essere per Cristo? E vi risponderemo: "Vogliamo essere qualcuno per lui, come Egli più che qualcuno per noi. Come e quando si arrivi a sentire questa scelta di Gesù nessuno può saperlo o imporlo. Ci possiamo arrivare come Nicodemo, come Zaccheo, come Pietro o Paolo o il Buon ladrone. Egli ci attende e ci raggiunge, ci rampogna e ci consola, sta all'avanguardia e alla retroguardia, a seconda del nostro camminare a ritroso in armonia con noi stessi. Prendere impegno con Lui è la sua amicizia non vuol dire affatto metterLo dalla nostra parte, adattarlo al nostro passo, misurarlo con il nostro metro, obbligarlo alle nostre strade.
Egli cammina con ciascuno su tutte le nostre strade, ma non per questo sono sue le nostre strade. Egli cammina sui campi di battaglia, ma nessuno oserà dire che Egli li ha voluti. Ci impegniamo a seguirLo, non a farci seguire...Questa è amicizia.
Non è necessario chiederGli che Lui ci conosca fino in fondo, come facciamo o pretendiamo tra di noi nelle nostre, a volte, futili amicizie: una conoscenza che tante volte si rivela un vuoto d'anima. Lui ci conosce e come...ma con amore, mai con giudizio. Siamo noi che dobbiamo chiederGLi di farci conoscere le immense profondità del cuore del Padre, che è un vero abisso di amore. Se ci tiene dietro, è con il cuore del Buon Pastore che ci tiene dietro: e quando siamo degli smarriti egli nel suo amore viene sulle nostre tracce ("Impegno con Cristo").
Non resta che rispondere a questo punto alla offerta di Cristo "Vi chiamo miei amici", se siamo entrati nel cuore di questa rivelazione o no. È questione non solo di amore, ma di felicità. Abbiamo bisogno della sua amicizia.
(Don Primo Mazzolari)
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