domenica 1 luglio 2012

Subito la fanciulla si alzò

Beato Giovanni Paolo II (1920-2005), papa 
Discorso ai giovani del Cile 02/04/1987 


Cristo entrò nell'abitazione dove ella giaceva, le prese la mano e le disse: “Fanciulla, io ti dico, alzati!” (Mc 5, 41).... 
Il mondo ha bisogno della vostra risposta personale alle Parole di vita del Maestro: “Io ti dico, alzati!”. Vediamo come Gesù va incontro all'umanità, nelle situazioni più difficili e penose. Il miracolo compiuto nella casa di Giairo ci mostra il suo potere sul male. È il Signore della vita, il vincitore della morte. ... 
Tuttavia non possiamo dimenticare che, secondo quanto ci insegna la fede, la causa prima del male, dell'infermità, della stessa morte, è il peccato sotto le sue diverse forme. Nel cuore di ciascuno e di ciascuna sta questa infermità che ci colpisce tutti: il peccato personale, sempre più radicato nelle coscienze, nella misura in cui si perde il senso di Dio; nella misura in cui si perde il senso di Dio! 
Non si può vincere il male con il bene se non si ha questo senso di Dio, della sua azione, della sua presenza che ci invita a scommettere sempre per la grazia, per la vita, contro il peccato, contro la morte. È in gioco la sorte dell'umanità... 
Da qui la necessità di vedere le implicazioni sociali del peccato per edificare un mondo degno dell'uomo. 
Vi sono mali sociali che danno vita ad una vera e propria “comunione del peccato”, in quanto, insieme all'anima, avviliscono la Chiesa e in certo qual modo il mondo intero... 
Amati giovani. Combattete la buona battaglia della fede per la dignità dell'uomo, per la dignità dell'amore, per una vita nobile, di figli di Dio. Vincere il peccato mediante il perdono di Dio è una guarigione, una risurrezione. 
Non abbiate paura delle esigenze dell'amore di Cristo. Temete, al contrario, la pusillanimità, la leggerezza, la comodità, l'egoismo; tutto quello che vuole ridurre al silenzio la voce di Cristo che, rivolgendosi a ciascuno, ripete “Io ti dico, alzati!”
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