giovedì 9 agosto 2012

Ecco lo sposo! Andategli incontro!

Mt 25,1-13 
Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l'olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l'olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: «Ecco lo sposo! Andategli incontro!».Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: «Dateci un po' del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono». Le sagge risposero: «No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene». Ora, mentre quelle andavano a comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa.Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: «Signore, signore, aprici!».Ma egli rispose: «In verità io vi dico: non vi conosco». Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora. 

Il brano si articola sull'impotenza dei discepoli di guarire il fanciullo a causa della loro poca fede (v.20), nel mezzo di una generazione senza fede (v.17) e conclude presentando la potenza della vera fede (v.20). Per Matteo questo ragazzo è simbolo del popolo d'Israele incredulo (cfr Dt 32,5) che non ha percepito la presenza di Dio in mezzo a sé (v.17). 
I discepoli non possono scacciare il demonio con le loro forze, ma solo con la potenza di Dio. La fede è l'unico mezzo per mettersi in contatto con Dio e usufruire della sua potenza. Matteo richiama la parabola del granello di senapa (13,31-32) la cui crescita va molto al di là delle attese iniziali. Questo testo sembra contenere una contraddizione. 
Gesù rimprovera i discepoli per la loro poca fede e poi dice che un granellino di fede sposta le montagne. Alcuni codici non parlano di poca fede (oligopistìa), ma di "nessuna fede" o di "incredulità". 
Comunque si voglia leggere il testo, si tratta nel primo caso di "nessuna fede" o di "poca fede" esitante, contraddittoria e dubbiosa; nel secondo caso si parla di un granellino di fede autentica. 
Padre Lino Pedron
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