domenica 6 maggio 2012

Io sono la vite, e voi i tralci!


Il Signore ci parla attraverso il Vangelo di  oggi facendoci rivolgere lo sguardo a quello che è il quotidiano.    
Qui Gesù dice di essere la vite (la pianta della vigna), noi i tralci (i rami della pianta) e il Padre il vignaiolo (il contadino che cura e fa crescere la pianta). È l’immagine della nostra relazione con Dio: noi siamo così stretti a Dio come il tralcio alla vite e come la vite al vignaiolo.   
Carissimi, solo se si cammina con Dio si sta bene, bisogna essere completamente uniti a Lui, camminarGli accanto mano nella mano. Essere tralci significa stare attaccati a Gesù perchè è Lui la vera Vite...da Lui nascono i frutti. Il tralcio non vive da sé ma solo unito alla vite e così è per ciascuno di noi. 
In diversi messaggi la Madonna ci invita con ardore a chiedere   a Gesù la forza e l'energia sufficiente per la vita. Bisogna essere consapevoli che i frutti che si producono non sono ad uso e consumo egoistico ma vanno distribuiti a tutti quelli hanno fame e vogliono crescere con l'amore e la pace di Dio.    
Il Signore ci dona la sua linfa, per mezzo di essa noi viviamo.  Solo attraverso Gesù potremo giungere al senso profondo della vita.  
Maria M.
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