mercoledì 9 gennaio 2013

Benedetta perseveranza dell'asinello di nòria!

Se non è per costruire un'opera molto grande, molto di Dio - la santità -, non vale la pena di dare sé stessi. Per questo, la Chiesa - nel canonizzare i santi - proclama l'eroicità della loro vita. (Solco, 611) 

Se la vita non avesse come fine dar gloria a Dio, sarebbe spregevole, più ancora: detestabile. (Cammino, 783) 

Benedetta perseveranza dell'asinello di nòria! —Sempre allo stesso passo. Sempre gli stessi giri. —Un giorno dopo l'altro: tutti uguali. Senza di ciò, non vi sarebbe maturità nei frutti, né freschezza nell'orto, non avrebbe aromi il giardino. Porta questo pensiero alla tua vita interiore. (Cammino, 998) 

Qual è il segreto della perseveranza? L'Amore. —Innamòrati, e non “lo” lascerai. (Cammino, 999) 

La donazione è il primo passo di un itinerario di sacrificio, di gioia, di amore, di unione con Dio. E così, tutta la vita si riempie di una benedetta pazzia, che fa trovare felicità dove la logica umana non vede altro che rinuncia, sofferenza, dolore. (Solco, 2) 

Vuoi sapere qual è il fondamento della nostra fedeltà? — Ti direi, a grandi linee, che si basa sull'amore di Dio, che fa vincere tutti gli ostacoli: l'egoismo, la superbia, la stanchezza, l'impazienza... — Un uomo che ama, calpesta sé stesso; sa che, pur amando con tutta l'anima, non sa ancora amare abbastanza. (Forgia, 532)
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