lunedì 10 giugno 2013

Mando un angelo

Benché Dio sia sufficiente a se stesso, tuttavia usa gli angeli per governare il mondo... Se vediamo Dio prendersi tanta cura della nostra vita, dobbiamo concludere che la nostra anima è cosa ben grande e preziosa, se egli usa per la sua conservazione e santificazione quanto ha di più grande nella sua corte. Ci ha dato suo Figlio per salvarci; il Figlio stesso... dà a ciascuno di noi uno o più angeli, che si occupano unicamente di chiedergli per noi le grazie e gli aiuti necessari alla nostra salvezza... Oh, l'uomo sa poco chi è veramente, e quale lo scopo per cui è stato creato! Leggiamo nella Sacra Scrittura che il Signore dice al suo popolo: “Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato” (Es 23,20)... 

Dobbiamo spesso invocare i nostri angeli custodi, rispettarli e soprattutto impegnarci a imitarli in tutte le azioni. La prima cosa da imitare in loro è il pensiero della presenza di Dio... Infatti, se siamo ben permeati della presenza di Dio, come potremo fare del male? Come sarebbero ben più accette a Dio le nostre virtù e tutte le nostre opere! ... Dio disse ad Abramo: “Vuoi essere perfetto? cammina davanti a me” (Gen 17,1). Come possiamo dimenticare così facilmente il buon Dio, mentre l'abbiamo sempre davanti a noi? Perché non abbiamo più rispetto e gratitudine verso i nostri angeli, che ci accompagnano giorno e notte? ... “Sono troppo miserabile – direte forse – per meritarlo”. Non solo, fratelli, Dio non vi perde un istante di vista, ma vi dà un angelo che non cessa di guidare i vostri passi. Oh, felicità troppo grande, ma troppo poco conosciuta dagli uomini! 
San Giovanni Maria Vianney (1786-1859), sacerdote, curato d'Ars Omelia per la festa degli Angeli custodi
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