venerdì 5 marzo 2010

Tu sei sale, anima d'apostolo

Tu sei sale, anima d'apostolo. —“Bonum est sal”— il sale è buono, si legge nel Santo Vangelo; “si autem sal evanuerit” —ma se il sale diventa scipìto... non serve a nulla, né per la terra, né per il concime; lo si getta via come cosa inutile. Tu sei sale, anima d'apostolo. —Ma se diventi scipìto... (Cammino, 921)

Noi cattolici dobbiamo procedere nella vita come apostoli: con la luce di Dio, con il sale di Dio. Senza paura, con naturalezza, ma con tale vita interiore, con tale unione con Dio, da illuminare, da evitare la corruzione e le ombre, da distribuire il frutto della serenità e l'efficacia della dottrina cristiana. (Forgia, 969)

In momenti di disorientamento generale, quando invochi il Signore — per le anime che sono sue! —, sembra come se non ti ascoltasse, come se fosse sordo alle tue invocazioni. Arrivi persino a pensare che il tuo lavoro apostolico sia vano.— Non ti preoccupare! Continua a lavorare con la stessa gioia, con la stessa vibrazione, con lo stesso slancio. — Permettimi di insistere: quando si lavora per Dio, nulla è infecondo! (Forgia, 978)

Figlio mio: tutti i mari del mondo sono nostri, e proprio dove la pesca è più difficile, essa è ancor più necessaria. (Forgia, 979)

Con la tua dottrina di cristiano, con la tua vita integra e con il tuo lavoro ben fatto, devi dare, nell'esercizio della tua professione, nel compimento dei doveri del tuo ufficio, buon esempio a quelli che ti circondano: parenti, amici, colleghi, vicini, alunni... — Non puoi essere un pasticcione. (Forgia, 980)
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