Al termine delle tue giornate, San Giuseppe, ti ritrovavi in compagnia di Maria per occuparti di Gesù. Il Figlio di Dio aveva bisogno che la sua umanità si formasse come quella degli altri bambini. E secondo la tradizione ebraica spettava al padre l’incarico di spiegare la Bibbia , di trasmettere i comandamenti, secondo la prescrizione del Signore : “Tu insegnerai i miei comandamenti ai tuoi figli” (Dt 6,7)
In compagnia di Maria, tu gli hai raccontato tutto ciò che Dio aveva fatto per il suo popolo; gli hai mostrato come ogni gesto, ogni usanza, aveva un significato sacro. Al padre era affidata l’educazione morale e religiosa dei figli; tu non avresti mancato a questa grande missione, nella quale la tua paternità trovava il suo compimento. Maria, accano a te, ascoltava, completava. Insieme avete così formato l’anima umana del vostro Figlio, facendogli capire le grandi lezioni del Padre Suo dei Cieli.
Come ogni ebreo fedele, più volte al giorno dovevate mettervi in preghiera al mattino, alla sera ed anche durante il giorno. Recitavate ad alta voce le litanie di lode che glorificavano il Signore, il solo vero Dio, che fa tutto vivere sulla terra e da cui proviene ogni saggezza e ogni santità.
Insieme voi avete certamente recitato questa preghiera del Deuteronomio: “Ascolta, Israele, il Signore è nostro Dio, il Signore è Uno. Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutto il tuo spirito.” Tu, San Giuseppe, dicevi lentamente le sante parole, affinchè Maria potesse farle ripetere al vostro Figlio.
Abituato alla Parola di Dio, tu dovevi, poi, pregare liberamente tra le gioie e le pene, e forse soprattutto quando il mistero si faceva troppo grande davanti a te. San Giuseppe, insegnaci a pregare, e concedici di amare quei momenti in cui soli, con i nostri cari o con tutta la comunità cristiana, noi invitiamo Dio a condividere la nostra vita.
Amen
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