Il libro dei quattro amori, IV, 5
San Pietro, uno degli Apostoli, arrecò gran torto al suo Maestro, poiché rinnegò e giurò che non lo conosceva, e non contento di questo, lo maledisse e bestemmiò, protestando di non sapere chi egli fosse (Mt 26, 69s). Quale colpo questo, che trafisse il cuore di Nostro Signore ! Eh ! Povero san Pietro, cosa sta facendo ? Cosa sta dicendo ? Non sa forse chi egli sia, non lo conosce, proprio Lei che è stato chiamato per bocca sua all'apostolato, Lei che ha confessato che proprio lui era il Figlio del Dio vivente (Mt 16, 16) ? Ah ! Uomo miserabile, come può dire che non lo conosce ? Non è forse colui che, non molto tempo fa, era ai suoi piedi per lavarli, e l'ha nutrito con il suo Corpo e il suo Sangue ?…
Nessuno presuma delle proprie opere buone e pensi di non avere niente da temere, poiché san Pietro, che pur aveva ricevuto tante grazie, e promesso di accompagnare Nostro Signore in carcere, anzi fino alla morte, lo rinnegò subito dopo aver udito il fischio di un drappello di guardie.
San Pietro, sentito cantare il gallo, ricordò ciò che aveva fatto e ciò che gli aveva detto il suo buon Maestro ; riconosciuta la sua colpa, uscì e pianse così amaramente, da ricevere la remissione di tutti i suoi peccati.
O beato san Pietro che, a motivo di tale contrizione ricevette il perdono generale di una così grande slealtà…
So bene che furono gli sguardi sacri di Nostro Signore ad aver penetrato nel suo cuore per aprirgli gli occhi e fargli riconoscere il suo peccato…
Da questo momento, egli non cessò più di piangere, soprattutto quando udiva il gallo di notte e di mattina…
In questo modo, da gran peccatore quale era, divenne un grande santo.
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