La vita ascetica, 40-42 ; PG 90, 912
Ora che abbiamo imparato dalla Scrittura ciò che è il timore del Signore e quali sono la sua bontà e il suo amore, convertiamoci a lui con tutto il cuore... Osserviamo i suoi comandamenti; amiamoci gli uni gli altri con tutto il cuore. Chiamiamo con il nome di fratelli anche coloro che ci odiano e ci detestano, affinché il nome del Signore sia glorificato e manifestato in tutta la sua gioia. Noi che ci mettiamo alla prova a vicenda, perdoniamoci vicendevolmente... Non invidiamo gli altri e, se siamo esposti alla gelosia, non diventiamo spietati. Invece, mostriamoci pieni di compassione gli uni verso gli altri e, con la nostra umiltà, portiamo la guarigione gli uni agli altri. Non sparliamo, non scherniamo, poiché siamo membri gli uni degli altri.
Amiamoci gli uni gli altri e saremo amati da Dio ; siamo pazienti gli uni con gli altri ed egli si mostrerà paziente con i nostri peccati. Non rendiamo il male per il male e non riceveremo ciò che meritiamo per i nostri peccati. Infatti, otteniamo il perdono dei nostri peccati perdonando ai nostri fratelli, e la misericordia di Dio è nascosta nella misericordia per il prossimo... Lo vedi, il Signore ci ha dato il mezzo per salvarci e ci ha dato il potere celeste di diventare figli di Dio.
--
Nessun commento:
Posta un commento