venerdì 20 agosto 2010

Questo è il primo dei comandamenti... E il secondo è simile al primo

San Basilio (circa 330-379), monaco e vescovo di Cesarea in Cappadocia,
dottore della Chiesa Regole più ampie, § 3

Abbiamo ricevuto il precetto di amare il prossimo come noi stessi. Ma Dio non ci ha forse dato anche una propensione naturale a farlo ? ... Nulla è più conforme alla nostra natura che vivere insieme, cercarci l'un l'altro e amare il proprio simile. Il Signore domanda dunque i frutti di quello di cui ha deposto il germoglio in noi, dicendo : « Vi do un comandamento nuovo : che vi amiate gli uni gli altri » (Gv 13, 34).

Nello scopo di eccitare la nostra anima ad obbedire a questo precetto, non ha voluto che si trovasse la marca dei suoi discepoli in prodigi o in opere straordinarie, sebbene essi ne avessero ricevuto il dono nello Spirito Santo. Invece, dice : « Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri » (Gv 13, 35). E mette fra i due comandamenti un nesso così stretto, da guardare come fatta a lui ogni opera buona fatta al prossimo : « Perché io ho avuto sete, dice, e mi avete dato da bere ». E aggiunge : « Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me » ( Mt 25, 35-40).

L'osservanza del primo comandamento contiene dunque anche l'osservanza del secondo, e mediante il secondo, si torna al primo. Chi ama Dio amerà pertanto il prossimo. « Se uno mi ama, dice il Signore, osserverà la mia parola ». « Questo è il mio comandamento : che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati » (Gv 14, 23 ; 15, 12). Lo ripeto : chi ama il prossimo compie il suo dovere di amore verso Dio, perché Dio ritiene questo dono fatto a lui.
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