mercoledì 4 agosto 2010

Donna, davvero grande è la tua fede

Giovanni Taulero (circa 1300-1361), domenicano a Strasburgo
Omelie, 9

« Pietà di me, Signore, Figlio di Davide ! » Questa invocazione è di una forza immensa… È come un gemito che viene da un abisso senza fine. Ciò supera di molto la natura, e occorre che lo Spirito Santo in persona proferisca in noi tale gemito (Rm 8,26)… Eppure le disse Gesù : « Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa d’Israele » e « Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini »… come egli avrebbe potuto provarla maggiormente, cacciarla e respingerla con più forza ?

Ora, così inseguita, cosa ha fatto lei ? Si è lasciata braccare, anzi ella ha dato la caccia a se stessa più profondamente di quanto egli potesse inseguirla. Si è data la caccia fino in fondo. Ha penetrato più profondamente ancora nell’abisso. Pur abbassandosi e umiliandosi, ha mantenuto la sua fiducia e ha detto : « È vero, Signore, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni. »

Ah ! poteste anche voi riuscire a penetrare così veramente nel fondo della verità, non con commenti dotti, grandi parole o con i sensi, bensì nella verità intima del vostro essere ! Né Dio, né alcuna creatura potrebbe calpestarvi, annientarvi se dimoraste nella verità, nell’umiltà fiduciosa. Potreste subire affronti, disprezzi e rifiuti sgarbati, rimarreste saldi nella perseveranza, avanzereste più a fondo ancora, animati da una fiducia integra e aumentereste sempre di più il vostro zelo. Da questo dipende tutto, e giunge alla méta chi giunge a tal punto. Solo questi cammini conducono, in verità, senza nessuna tappa intermedia, fino a Dio. Tuttavia, pochi giungono a rimanere così in questa grande umiltà, con perseveranza, con integra e vera franchezza, come ha fatto questa povera donna.
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