Eusebio, secondo la tradizione agiografica, nacque in Sardegna intorno al 283. In tenera età si sarebbe trasferito, con la madre e la sorella minore, a Roma dopo il martirio di suo padre.
Nell'Urbe sarebbe stato ordinato sacerdote da Pp Marco e consacrato vescovo (fu il primo vescovo di Vercelli e del Piemonte) da Pp Giulio I (15 dicembre 345).
Il nuovo Vescovo iniziò subito un’intensa opera di evangelizzazione in un territorio ancora in gran parte pagano, specialmente nelle zone rurali. Ispirato da sant’Atanasio, che aveva scritto la Vita di sant’Antonio e iniziatore del monachesimo in Oriente, fondò a Vercelli una comunità sacerdotale, simile ad una comunità monastica. Questo cenobio diede al clero dell’Italia settentrionale una significativa impronta di santità apostolica e suscitò figure di Vescovi importanti, come Limenio e Onorato, successori di Eusebio a Vercelli, Gaudenzio a Novara, Esuperanzio a Tortona, Eustasio ad Aosta, Eulogio a Ivrea, Massimo a Torino, tutti venerati dalla Chiesa come Santi.
Strenuo sostenitore del Simbolo Atanasiano, fu inviato da Pp Liberio, insieme al vescovo Lucifero di Cagliari, in missione presso l'imperatore Costanzo II per chiedergli la convocazione di un concilio che mettesse fine alla controversia tra gli ariani (sostenuti dallo stesso imperatore) e i seguaci dell'ortodossia: il concilio ebbe luogo a Milano nel 355 ma, essendo i vescovi ariani in maggioranza, Eusebio si rifiutò di sottoscriverne gli editti.
Fu quindi deposto dall'imperatore ed esiliato a Scitopoli, in Palestina, e poi in Cappadocia e nella Tebaide.
Nel 361, morto Costanzo II, l'imperatore Giuliano mise fine al suo esilio e gli consentì di riprendere possesso della sua sede.
Nel 362 partecipò al concilio di Alessandria che decise di perdonare i vescovi ariani purché ritornassero allo stato laicale.
Il 1° agosto 371 la morte lo colse nella sua città episcopale dove tuttora sono custodite, nel duomo, le sue reliquie.
La Chiesa cattolica ne celebrava la memoria liturgica il 16 dicembre ma il Servo di Dio Paolo VI (Giovanni Battista Montini), nel 1969, spostò la sua commemorazione al 2 agosto.
Significato del nome Eusebio : "uomo pio, che onora gli dèi" (greco)
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