Innanzi a Dio la preghiera è l'unica potenza della creatura, che peregrina nell'esilio; è la potenza che rende quasi debole Dio, perché lo conquista col gemito amoroso che implora. Dio è forte nella giustizia, e la preghiera lo vince mutando la giustizia in misericordia. Dio è ineffabile per l'ordine che ha messo in tutta la creazione, per cui ogni disordine è travolto dalla stessa natura che combatte per Lui; eppure la preghiera attira la potenza di Dio, e la natura sconvolta dal peccato sente la voce divina che, fuori di ogni legge naturale, la rimette in ordine, nonostante sia sospinta dai disordini dell'uomo, dalle irruente conflagrazioni delle forze fisiche.
Il babbo è irato contro il bimbo impertinente, e sta per castigarlo. Il bimbo si fa serio serio… sta per piangere, il babbo lo perdona e lo bacia. La preghiera è il… pianto della povera creatura peccatrice, che combatte la stessa ira di Dio e la vince, costringendolo al più amoroso bacio di amore nella santa Confessione.
Le sacre immagini sono come il trasmettitore ed il ricevitore telefonico: l'anima parla innanzi al crocifisso ed alle immagini benedette, e trasmette la sua preghiera, ricevendo l'onda della speranza, risposta di Dio e risposta dei santi; onda soprattutto di tenerezza materna dalle immagini di Maria nei santuari dove posò il suo piede immacolato e dove effuse i raggi della sua misericordia.
Il Rosario è come nastro di mitragliatrice contro le orde dei nemici di Dio, come a Lepanto, come a Vienna, come contro le orde degli eretici. Se si eleva con la voce della Chiesa è armonia di sublime poesia, è canto dell'anima attraverso l'arpa decacorde dei salmi. Se erompe nell'alleluia, è gioia che ride col sorriso amoroso del trionfo di Dio.
Sac. Dolindo Ruotolo
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venerdì 8 gennaio 2010
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