Medita l’apparizione del Signore ad Abramo, nell'ora più calda del giorno, presso il querceto di Mamré (Gen 18). Abramo vide tre uomini, corse loro incontro e disse loro, al singolare: “Signore, se ho potuto trovare grazia ai tuoi occhi, non passare senza fermarti accanto al tuo servitore” (Gen 18,3). Medita in seguito sulla creazione del mondo così com’è narrata nella Genesi. “Quando Dio iniziò la creazione del cielo e della terra... il soffio di Dio ricadde su di loro” (Gen 1). Nel momento in cui Dio creò l’uomo a sua immagine, disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza”. Dio parlò al plurale, e creò l’uomo e la donna. E sempre il Dio trinitario che si manifesta, al momento della creazione del mondo e poi ad Abramo, nel querceto. L’uomo è stato creato a sua immagine, ed essendo Dio Amore depose nell’uomo il germe di questo amore. A lui diede poi la libertà di scegliere se accettare e crescere in questo amore oppure rifiutarlo. L’uomo è stato creato a somiglianza di Dio, e ha il privilegio di creare con Dio altre immagini divine. Il Dio trinitario costituisce una famiglia. L’uomo creato a sua somiglianza si costituisce in famiglia, se lo vuole. Tu hai questa somiglianza, con tua moglie, non ti resta che crescere a sua immagine. Medita sempre sulla prima lettera ai Corinzi, che indica la via unica di questa crescita interiore.
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sabato 16 novembre 2013
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