Grazie, Signore,
per l'aria che respiro.
Non permettere a nessuno di avvelenarla
per lucro.
Grazie per la brezza
marina e il venticello
leggero che muove
le girandole
e sostiene gli aquiloni.
Grazie per la nebbia
che rende misterioso il panorama
e grazie per il cielo
pulito quando
il blu diventa profondo
e il sole splende alto,
illuminando
ogni cosa.
(Antonio Tarzia, sacerdote)
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venerdì 29 novembre 2013
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