venerdì 8 novembre 2013

Padre Livio scrive 7/11/2013

Cari amici, 
l’amore per Dio, per se stessi e per il prossimo sono intimamente uniti e sono un dono da chiedere a Dio nella preghiera. Il messaggio della Regina della Pace del 2 Novembre ribadisce un insegnamento particolarmente caro a papa Francesco: Dio va amato nel prossimo. “Quando amerete Lui, amerete voi stessi e il vostro prossimo. Queste realtà non possono essere separate”. 
L’amore di Dio va chiesto aprendo il cuore alla preghiera, in modo particolare nei Sacramenti della Penitenza e dell’Eucaristia. Quando il cuore è toccato dall’ amore del Padre celeste, si apre al prossimo e vede in esso la presenza di Gesù, da amare e da servire. 
Anche l’amore per se stessi fa parte del dinamismo dell’amore. Si tratta di avere su se stessi quello sguardo di misericordia che Dio ha su di noi.Se Dio ci perdona, perché non dovremmo perdonare noi stessi? L’amore di Dio va alimentato nella preghiera assidua. Dio infatti conosce tutti per nome e invita ognuno a rapporto personale con Lui: “Figli miei, attraverso la preghiera ascoltate la volontà del Padre celeste. Parlate con Lui. Abbiate un rapporto personale col Padre”. 
In questo modo ci uniamo fra di noi, formando con Gesù la comunità dei figli di Dio e, elevandoci al di sopra delle vanità della terra, aiuteremo gli altri ad avvicinarci gradualmente al Padre celeste. Questa unità va perseguita pregando per i Pastori, perché siano ricolmi dell’amore di Gesù, che ha dato la sua vita per la nostra salvezza. 
Vostro Padre Livio
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