Ignazio, al secolo Nazju, Falzon nacque a La Valletta (Malta) il 1° luglio 1813. Era di famiglia ricca e anche famosa, in cui l’attività forense era una tradizione. Avvocato era stato il nonno, avvocato era il padre, come anche un fratello.
Vestì l'abito clericale e ricevette la prima tonsura all'età di 15 anni. Prima di conseguire, come era tradizione familiare, la laurea in “utruque jure”, cioè sia in Diritto Canonico che Civile, il che avvenne all'età di 20 anni, aveva ricevuto gli Ordini Minori.
Non ha mai esercitato la professione forense, né mai ha accettato, sentendosene indegno, l'Ordinazione presbiterale. Dedicò la sua vita alla preghiera e all'insegnamento del catechismo. L'adorazione eucaristica e la meditazione furono il suo nutrimento spirituale e il sostegno del suo particolare apostolato: catechizzare, conoscere i catechizzandi e interessarsi a loro.
Ignazio è famoso per lo speciale ambiente nel quale svolse il suo apostolato e offrì la sua testimonianza: tra i militari della numerosa guarnigione britannica di stanza in La Valletta (negli anni di Guerra di Crimea, 1853-1856, erano circa 20.000).
Per entrare in conversazione con loro deve imparare, e anche in fretta, l’inglese. Incominciò con organizzare preghiere e lezioni di catechismo per i cattolici. Stringendo, poi, amicizia con i loro commilitoni non cattolici ed anche non cristiani, ne attirò molti alla fede cattolica: i documenti parlano di oltre 600 conversioni.
Al chierico Ignazio non mancarono doti e capacità di ispirare fiducia anche in quelli che rimanevano nella loro fede non cattolica. Per questo fatto è considerato pioniere e campione del dialogo ecumenico. Svolgeva tale delicata missione con l'aiuto e la cooperazione di amici laici, molti dei quali abbracciarono lo stato clericale.
Muore nel giorno del suo 52° compleanno, il 1° luglio 1865 per un attacco cardiaco e subito è circondato da venerazione, al punto che la causa di beatificazione ebbe inizio nel 1892.
Il Servo di Dio Giovanni Paolo II (Karol Józef Wojtyła), durante il pellegrinaggio sulle orme di S. Paolo, ha presieduto, nella mattina del 9 maggio 2001, la Concelebrazione Eucaristica, nel Piazzale dei Granai Floriana, a Malta, davanti a 150 mila fedeli (quasi la metà dell'intera popolazione maltese).
Durante la Santa Messa, il Papa ha proclamato 3 beati : Don Giorgio Preca, Suor Maria Adeodata Pisani e Ignazio Falzon descrivendolo nei seguenti termini :
« Anche il Servo di Dio Ignazio Falzon aveva una grande passione per la predicazione del Vangelo e per l'insegnamento della fede cattolica. Anch'egli mise i suoi numerosi talenti e la sua formazione intellettuale al servizio dell'opera catechetica. L'Apostolo Paolo scrisse: “Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia” (2 Cor 9, 7). Il Beato Ignazio donò abbondantemente e gioiosamente e le persone trovavano in lui non solo un'infinita energia, ma anche gioia e pace profonde. Rinunciò al successo terreno per il quale era stato preparato al fine di servire il bene spirituale degli altri, inclusi i numerosi soldati e marinai britannici di stanza a Malta a quel tempo. Nell'avvicinarsi a loro, alcuni dei quali erano cattolici, anticipò lo spirito ecumenico di rispetto e di dialogo che oggi ci è tanto familiare, ma che a quel tempo non era sempre così diffuso.
Ignazio Falzon trasse forza e ispirazione dall'Eucaristia, dalla preghiera di fronte al Tabernacolo, dalla devozione a Maria e al Rosario e dall'imitazione di S. Giuseppe. Queste sono fonti di grazia alle quali tutti i cristiani possono attingere. Santità e zelo per il Regno di Dio fioriscono in particolare laddove le parrocchie e le comunità incoraggiano la preghiera e la devozione al SS. Sacramento. Vi esorto dunque a prendervi cura delle vostre tradizioni di pietà, purificandole dove necessario e rafforzandole con una catechesi e un'istruzione sane. Non potrebbe esserci modo migliore per onorare la memoria del Beato Ignazio Falzon. »
Significato del nome Ignazio : “di fuoco, igneo” (latino)
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