giovedì 3 dicembre 2009

Novena all'Immacolata - giorno 5 (3/12)

Sicut duo hinnuli gemelli capreae. (Cantico VII, 3)
Come due teneri capretti gemelli.

1. punto
Considera, o anima, come Maria ebbe nella sua Concezione l'intelletto e la mente piena di scienza e di sapienza divina, in guisa da cono­scere profondamente con l'abito della fede e con i doni infusi la maestà, la grandezza, le perfezioni di Dio. Così conobbe la bontà di Lui diffusa in tutte le creature, l'Onnipotenza con cui le ha create e le conserva, la Provvidenza con cui le regge e governa, la Misericordia con la quale perdona, la Giustizia con cui punisce, e tutti gli altri attributi di Lui. In tal modo da quel primo istante e per sempre conservò Maria la sua mente occupata in Dio; e quan­tunque avesse una piena scienza delle creature, non per tanto deviò mai l'intelletto dal centro suo.E qui, che, sebbene per l'ordinario la scienza gonfia, pure la pienezza di una scienza sì sublime non rese gonfio in maniera alcuna il suo spirito, ma fu sempre umilissima nella cognizione di se stessa. Tu, al contrario, sei ignorante di Dio, mantendo la tua mente ozio­sa ed occupata nelle scienze vane delle crea­ture .... oppure, se hai qualche notizia del Crea tore, subito la superbia t'innalza a voler sapere di Dio quello che non spetta.

O Vergine beatissima, Voi che siete invo­cata la sede della Sapienza - Sedes sapientiae - illuminate, Vi prego, la mia mente della co­gnizione vera e necessaria del mio Dio!

2. punto
Considera, come anche la volontà di Ma ria fu ripiena di una ferventissima divozione a Dio. La divozione consiste principalmente nella virtù di pregare, e Maria fu quella crea­tura divotissima, che conservò sempre in ora­zione il suo spirito, eleggendo Dio dal primo istante della sua Immacolata Concezione, come il suo Diletto soavissimo da tenerne sempre ripieni la mente e il cuore.
O Maria, - Vas insigne devotionis - vaso in­siegne di divozione, beatissima Voi! O anima che mediti, donde viene che oggi è mancata l'osservanza della divina legge? Perchè è man­cato lo spirito dell'orazione: - nemo est qui recogitet corde - non vi è nessuno che rifletta in cuor suo! Anche negli ecclesiastici si stu­dia Dio, si predica Dio, s'insegna Dio, si di­sputa Dio; negli Evangeli e nelle scritture si legge di Dio .... eppure si ha uno spirito ari­do, senza divozione a Dio.Scienza assai, e orazione niente; ogni pa­bolo è per l'intelletto, e niente per la volontà.
In carità Vi prego, o Maria, a farmi amica l'o­razione, acciocchè a vostra imitazione possa io pure dire al Signore: « la meditazione del mio cuore è sempre rivolta al tuo cospetto » meditatio cordis mei in conspectu tuo semper! (Salm. XVIII, 14).

3. punto
Considera, come la mente e la volontà di Maria sono dalle sacre carte paragonate, per la uguaglianza di pienezza, a due teneri caprettini gemelli: sicut duo hinnuli gemelli capreae. I gemelli sono quelli che, nati al medesimo par­to, sono eguali nell'altezza e grandezza; così Ma­ria fin dal primo istante di sua Immacolata Con­cezione, ebbe una mente piena di scienza di Dio, ed una volontà ugualmente piena di di­vozione a Dio. E questa pienezza fu di tal guisa uguale nelle due potenze, che non fu maggiore nel Suo spirito la scienza, che la divozione.O anima che mediti, quanto si manca da te in questa uguaglianza!

Quando tu arrivi a fare una mezz'ora di orazione mentale, stimi di aver fatta gran cosa; e mentre ti senti tra­sportata dallo Spirito a prolungare la dimora del tempo, per gustare quanto è dolce il Si­gnore, allora appunto l'abbandoni. Che dire, dunque, di te, che cibi la tua volontà, ma non la riempi?! Non la divina grazia, ma tu... metti tu i limiti alla tua divozione...; a vo­lontà tua tassi la bontà di Dio, di volere quel tanto e non più. Come, Dio può riempire lo spirituo tuo di divozione?... E per questo non cammini avanti nella vita dell'orazione, ma resti in un medesimo stato e, forse... vai in­dietro!...
O Maria, Maestra di sapienza e vaso in­signe di devozione, donate al mio spirito, per vostra gran clemenza, un santo fervore per potere, con una vita divota, sacrificarmi a Dio.
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