mercoledì 9 dicembre 2009

Venite a me..., che sono mite e umile di cuore

Beato Jan van Ruysbroeck (1293-1381), canonico regolare
Lo splendore delle nozze spirituali, 1

La terza venuta di Cristo appartiene ancora all'avvenire. Essa avrà luogo, o al Giudizio, o nell'ora della morte...
Il giudizio di Cristo è equo perché egli è il Figlio dell'uomo e la sapienza del Padre, alla quale spetta ogni giudizio. Tutti i cuori infatti gli sono trasparenti e manifesti, nei cieli, sulla terra e sotto terra ...
Il metodo che usa Cristo, nostro sposo e giudice, in questo giudizio consiste nel ricompensare e nel punire secondo la giustizia, perché egli dà a ciascuno secondo i suoi meriti. A ogni uomo buono, e per ogni opera buona compiuta in Dio, egli concede la ricompensa senza misura che è lui stesso e che nessuna creatura potrebbe meritare. Infatti, poiché egli collabora ad ogni opera della creatura, è grazie alla potenza di lui che la creatura merita il Cristo stesso in ricompensa, e questo in tutta equità...
La prima venuta, nella quale Dio si è fatto uomo, è vissuto in umiltà ed è morto per amore per noi, dobbiamo prenderla a modello, coltivando nel comportamento esterno i modi perfetti delle virtù, e dentro di noi la carità e una vera umiltà.
Il secondo avvento, che è attuale e nel quale Dio viene con la grazia in ogni cuore che ama, dobbiamo desiderarlo e chiederlo tutti i giorni, per poter restare in piedi e crescere in nuove virtù.
Il terzo avvento, che è quello del Giudizio o dell'ora della nostra morte, dobbiamo attenderlo e desiderarlo, con fiducia e riverenza, per essere liberati dal presente esilio e penetrare nella dimora della gloria.
-

Nessun commento:

Posta un commento