giovedì 3 dicembre 2009

Novena all'Immacolata - giorno 6 (4/12)

Sicut turris eburnea. (Cantico dei Cantici, VII, 4)
Come torre d'avorio.

1. punto
Considera, o anima, come Maria viene ras­somigliata nella Cantica ad una Torre d'avorio, per la purissima virtù del suo spirito, con la quale mantenne sempre elevata la sua mente al Cielo, e mai china sulle cose di questa ter­ra; e ciò fece dal primo istante di sua Im­macolata Concezione, considerando che ogni bene è da Dio.
Pertanto, gratissima al Creatore, Lo benediceva e ringraziava per averLa fatta perfettissima tra le creature; d'averLe data una anima pura dalla colpa comune ed un corpo incontaminato da ogni fomite di concupiscen­za. O anima che mediti, tu sei di quegli in­grati che, ricolmati d'infiniti benefici dal, Si­gnore, non levano la mente al Cielo per rin­graziarlo.
Con tale ingratitudine ti rendi simile alle bestie immonde, che stanno sempre col capo chino verso la terra e si nutrono dei frutti senza mirare mai quell'albero che abbondan­temente ce li manda.
Come puoi, adunque, scordarti di Dio, da cui hai ricevuto ogni bene di natura, di gra­zia e di fortuna ?
O Maria, anima gratissima sopra tutte le altre, donate a me pure grazia di gratitudine a Dio, come a mio Creatore.

2. punto
Considera, come Maria non solamente te­neva elevato il suo Spirito purissimo al Cielo, pe' benefici
che in quel primo istante aveva ricevuto da Dio, come Creatore, ma anche lo teneva elevato per i benefici che aveva da ri­cevere dall'istesso Dio, come Conservatore, di­mostrandosi gratissima l'Inclita fra le creature alla Bontà ed alla Provvidenza dell'Altissimo.
Rifletti, o anima che mediti, che la tua di­pendenza da Dio è infinitamente maggiore di ogni altra che hai di ordine naturale. In questo la tua dipendenza è relativa o temporanea o accidentale; essa è in rapporto a certe per sone, a certa età, per un dato tempo, per un determinato luogo; ma la tua dipendenza da Dio è essenziale, assoluta, continua.
Senza il concorso dell'opera conservatrice di Dio, tu tor­neresti nel tuo nulla: senza la sua grazia tu torneresti nel nulla della colpa. Or vedi, se hai bisogno di Dio!... E se questo bisogno è incessante, perchè, dunque, non tenere lo spi­rito elevato a lodare, benedire e magnificare la Bontà di questo Dio?...
O Vergine gloriosissima, Voi che singolar­mente corrispondeste a Dio con incessanti lodi, donate a me pure grazie di riconoscenza al­l'Altissimo, come a mio Creatore.

3. punto
Considera, come Maria teneva ancora ele­vato il suo Spirito a lodare Dio pe' benefici che sperava della futura gloria, riconoscendo con gratitudine il suo Dio, fin da quel primo istante, non solo come Creatore e Conservatore della vita presente, ma anche come Glorificatore benignissimo della vita futura.
O anima che mediti, se tu, come viatrice, cammini al Cielo, perchè dunque la speranza non ti solleva a mirare il Cielo?...Se il tuo obbligo ti costringe a tenere la mente elevata in Dio pe' benefici che ricevi in questa vita, quanto maggiormente non devi farlo per quelli che ti speri nell'altra ? ...
Imita, pertanto, la perfettissima e gran Regina a tenere elevati la mente e il cuore, intenti a magnificare l'Altissimo per la spe­ranzadell'Eterno Bene il quale non è altro che 1'istesso Iddio nella beatissima gloria del Pa­radiso.
O Maria, spirito elevatissimo sopra tutti i creati spiriti, donate a me pure grazia di amo­re e di riconoscenza a Dio nella speranza della mia glorificazione.
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