Discorsi, 50 ; PL 52, 339
Col favore della fede di altri, l'anima del paralitico stava per essere guarita prima del suo corpo. « Vista la loro fede », dice il vangelo. Notiamo bene, fratelli, che Dio non si preoccupa di ciò che desiderano gli uomini irragionevoli, non si aspetta di trovare la fede presso chi la ignora ..., chi non gode di buona salute. Invece, non rifiuta di assecondare la fede altrui. Questa fede è un regalo della grazia e si accorda con la volontà di Dio... Nella sua divina bontà, quel medico che è Cristo cerca di attrarre verso la salvezza, malgrado loro, coloro che sono colpiti dalle malattie dell'anima, coloro che sono oppressi dalle loro colpe fino al delirio. Essi però non vogliono lasciarsi guarire.
Fratelli miei, se solo volessimo, se volessimo tutti vedere fino in fondo la paralisi della nostra anima ! Noteremmo che, privata delle sue forze, essa giace su un letto di peccati. L'opera di Cristo in noi sarebbe fonte di luce. Capiremmo che egli guarda ogni giorno la nostra mancanza di fede, così nociva, e ci spinge verso rimedi salutari domando con forza la nostra volontà ribelle : « Coraggio figliolo, disse, ti sono rimessi i tuoi peccati »
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