E, ovviamente, ti ho dato come legge l'amore.
Sei in questo mondo con un solo scopo: quello di amare.
Sei in questo mondo con un solo scopo: quello di amare.
Amare chi?
- il Signore, tuo Dio e Padre,
- te stesso,
- il tuo prossimo.
- il Signore, tuo Dio e Padre,
- te stesso,
- il tuo prossimo.
A me il primato assoluto.
Al dottore della legge che lo ha interpellato, Gesù dice: "amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutta la mente... e il prossimo tuo come te stesso" (cf. Mt 22, 37-39).
E a chi gli domanda il modo "per entrare nella vita eterna": "ama il Signore, Dio tuo, e il prossimo come te stesso" (cf. Lc 10, 25-28).
E a chi gli domanda il modo "per entrare nella vita eterna": "ama il Signore, Dio tuo, e il prossimo come te stesso" (cf. Lc 10, 25-28).
Non ci sono dubbi: creandoti per amore, non potevo assegnarti che un solo scopo degno della tua nobile natura: me stesso!
L'unica cosa importante e seria per te è quella "di conoscermi, di amarmi, di servirmi in questa vita per godermi nell' altra in Paradiso".' "Mi devi amare in ogni cosa e sopra ogni cosa".
L'unica cosa importante e seria per te è quella "di conoscermi, di amarmi, di servirmi in questa vita per godermi nell' altra in Paradiso".' "Mi devi amare in ogni cosa e sopra ogni cosa".
2 E se così stanno le cose, non hai che due alternative:
- o ti apri liberamente a me col dono dell'amore,
- o snaturi la tua esistenza, rendendola inquieta e vuota.
Se sei costruito per accogliere l'Amore assoluto, non puoi appagarti di sole realtà terrene, anche se buone e valide. Sei pienamente libero; ma non lasciarti ingannare da facili illusioni.
- o ti apri liberamente a me col dono dell'amore,
- o snaturi la tua esistenza, rendendola inquieta e vuota.
Se sei costruito per accogliere l'Amore assoluto, non puoi appagarti di sole realtà terrene, anche se buone e valide. Sei pienamente libero; ma non lasciarti ingannare da facili illusioni.
Ti ho creato per me, tutto per me, soprattutto per me!
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Per amare me hai due vie diverse e complementari.
La prima consiste nel creare un rapporto diretto attraverso le forme di comunicazione proprie delle persone umane.
Mi ami pregandomi, parlandomi, invocandomi, offrendomi le tue gioie e le tue sofferenze, adeguandoti con fede alla mia volontà...
La seconda consiste nel riconoscermi presente nella persona dei fratelli e amarmi in essi.
Se Gesù ha detto: «ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me» (Mt 25, 40; cf. Rm 13, 8-10), ciò significa che ogni fratello, chiunque esso sia, è la mia immagine terrena, l'involucro dentro al quale io mi nascondo, il segno più evidente e parlante della mia presenza. Io e il fratello siamo due termini che si richiamano e si completano.
E per questo motivo, arrivi a me, attraverso il fratello, servi me, servendo il fratello, ami me, amando il fratello.
E reciprocamente:
se vuoi aprirti a me, devi aprirti al fratello, se vuoi incontrare me, devi incontrare il fratello, se vuoi camminare con me, devi camminare col fratello.
La celebre espressione di Tertulliano: "hai visto il fratello: hai visto Dio!" richiama efficacemente il comandamento evangelico che può essere espresso così: "amerai il Signore Dio tuo amando il tuo prossimo".
La prima consiste nel creare un rapporto diretto attraverso le forme di comunicazione proprie delle persone umane.
Mi ami pregandomi, parlandomi, invocandomi, offrendomi le tue gioie e le tue sofferenze, adeguandoti con fede alla mia volontà...
La seconda consiste nel riconoscermi presente nella persona dei fratelli e amarmi in essi.
Se Gesù ha detto: «ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me» (Mt 25, 40; cf. Rm 13, 8-10), ciò significa che ogni fratello, chiunque esso sia, è la mia immagine terrena, l'involucro dentro al quale io mi nascondo, il segno più evidente e parlante della mia presenza. Io e il fratello siamo due termini che si richiamano e si completano.
E per questo motivo, arrivi a me, attraverso il fratello, servi me, servendo il fratello, ami me, amando il fratello.
E reciprocamente:
se vuoi aprirti a me, devi aprirti al fratello, se vuoi incontrare me, devi incontrare il fratello, se vuoi camminare con me, devi camminare col fratello.
La celebre espressione di Tertulliano: "hai visto il fratello: hai visto Dio!" richiama efficacemente il comandamento evangelico che può essere espresso così: "amerai il Signore Dio tuo amando il tuo prossimo".
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