Naaman il Siro è sceso nelle acque fangose del Giordano e tu, Verbo fatto carne, tu non hai temuto di scendere nel fango dei miei peccati.
Ero straniero come Rut la Moabita e come la vedova di Zarepta, e tu sei venuto proprio da me.
Non lasciarmi, Signore, come sei partito da Nazareth; io ti grido che non sono degno di accoglierti sotto il mio tetto, ma voglio riconoscere l'inaudito miracolo della tua misericordia e dirti: Resta con noi, Signore, poiché la notte dell'odio e della disperazione già ricopre il mondo.
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