"Dal ventre degli inferi, come Giona, grido nella miseria.
Tu mi hai respinto nel profondo dei mari e i flutti mi hanno circondato; non respingermi, Signore, ritira la mia vita dall'abisso delle acque.
Il diluvio del peccato mi inonda con i suoi flutti mortali.
Allunga su di me la tua mano come facesti per Noè, come facesti per Pietro sul mare scatenato".
Poiché io ti ho riconosciuto, o figlio di Dio, tu sei il mio Salvatore e sei il Salvatore di questa generazione perduta e già i miei occhi vedono il tuo corpo disegnare tra cielo e terra il regno della riconciliazione.
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