«Iesus Christus, perfectus Deus, perfectus Homo» Gesù Cristo, perfetto Dio e perfetto Uomo. Molti sono i cristiani che seguono Cristo, sbalorditi di fronte alla sua divinità, ma lo dimenticano in quanto Uomo..., e così falliscono nell'esercizio delle virtù soprannaturali nonostante tutto l'armamentario esteriore di devozione, perché non fanno nulla per acquisire le virtù umane. (Solco, 652)
Innamorati della Santissima Umanità di Cristo.
— Non ti rallegra che abbia voluto essere come noi? Sii riconoscente a Gesù per questo colmo di bontà!
(Forgia, 547)
Grazie, Gesù mio!, perché hai voluto farti perfetto Uomo, con un Cuore amante e amabilissimo, che ama fino alla morte e soffre: che si riempie di gioia e di dolore; che si entusiasma per i cammini degli uomini, e ci mostra quello che conduce al Cielo; che si sottomette eroicamente al dovere, e si lascia condurre dalla misericordia; che veglia sui poveri e sui ricchi; che si prende cura dei peccatori e dei giusti...
Grazie, Gesù mio, e dacci un cuore a misura del Tuo!
(Solco, 813)
La vera devozione al Cuore di Gesù consiste in questo: conoscere Dio e conoscere noi stessi, guardare a Gesù e ricorrere a Lui che ci esorta, ci istruisce, ci guida. In questa devozione non si dà altra superficialità che quella dell'uomo che, non essendo interamente umano, non riesce a cogliere la realtà del Dio incarnato.
Gesù crocifisso, con il cuore trafitto dall'amore per gli uomini, è una risposta eloquente — le parole sono superflue — alla domanda sul valore delle cose e delle persone. (E' Gesù che passa, nn. 164-165)
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giovedì 10 gennaio 2013
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