Mt 17,10-13
Allora i discepoli gli domandarono: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve
venire Elia?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elia
è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto.
Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero
che egli parlava loro di Giovanni il Battista.
La venuta di Elia a preparare e ad aprire con la sua predicazione l'era messianica era predetta da Ml 3,23.
Non
si tratta di un ritorno fisico di Elia, ma dell'apparizione di un profeta che avrebbe ricalcato le orme del grande predicatore
dell'ottocento a.C.
In questo senso non era difficile dire che era già venuto nella persona di Giovanni Battista.
Nel vangelo di Matteo infatti Giovanni viene identificato con Elia (11,14) e descritto con caratteristiche che appartengono
al profeta come la cintura di pelle (3,4; cf. 2Re 1,8).
Non solo la sua missione ha lo scopo di preparare
la venuta del Signore (11,10), ma anche la sua morte violenta e ingiusta prefigura il destino del Cristo, che deve
patire ed essere crocifisso.
I discepoli capiscono che Elia è lo stesso Giovanni Battista, che lancia l'appello definitivo alla conversione prima
della venuta del Signore.
Padre Lino Pedron
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