Lc 11,27-28
Mentre diceva questo, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo
che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!». Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro
che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».
La felicità e l'onore di una donna dipende dai figli che essa ha generato e nutrito. Una donna del popolo è profondamente
toccata dalla grandezza di Gesù. Egli rovescia il dominio di satana e porta la salvezza. La fama del figlio
si riflette anche sulla madre.
La madre di Gesù è da lodare. La grandezza di Gesù rende grande anche la madre.
Ma questa lode potrebbe
essere interpretata male.
La maternità fisica, da sola, non è motivo sufficiente per essere chiamata beata. Molto più
è da proclamare beato chi ascolta la parola di Dio e la osserva. Maria ha ascoltato, ha creduto a ha messo in pratica.
Essa è beata perché è la madre di Gesù, il vincitore dei demoni e il Salvatore; ma lo è molto di più perché ascolta
e osserva la parola di Dio.
Il grido della donna "beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!" riecheggia quello di Elisabetta:
"Benedetta tu tra le donne e benedetto il frutto del tuo seno" (Lc 1,42). Ma Elisabetta aveva aggiunto anche il
motivo ultimo di questa beatitudine: "Beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore" (Lc
1,45).
E Gesù riprende questa motivazione, dicendo: "Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!"
(v.28).
La grazia e la grandezza di Maria non scaturiscono dalla sua maternità fisica, ma dall'adempimento
della volontà di Dio.
La sua beatitudine consiste nell'aver ascoltato e accolto la sua parola con il cuore e la mente
e soprattutto di averla messa in pratica.
La parola è la volontà di Dio che le chiede di prendere un posto accanto
al figlio, nonostante che lei non ne colga sempre tutta la portata e le conseguenze.
Ma questo posto accanto a Gesù
è disponibile a tutti: dipende solo dalla capacità di ascolto e di accoglienza della parola di Dio e dal metterla in
pratica.
Maria si distingue nella Chiesa per la sua fedeltà alla proposta di Dio.
Tutti possono salire fino a lei, purché
vivano come lei.
Invece di invidiare Maria, dobbiamo imitarla nell'ascolto e nella pratica della parola di Dio.
La vera beatitudine è Gesù.
Egli, Parola eterna del Padre fatta carne nell'obbedienza, è nuovamente Parola nell'annuncio
del vangelo per incarnarsi in quanti l'accolgono.
La maternità di Maria, prima che nel ventre, fu nella
mente e nel cuore.
Ella obbedì, e per questo fu madre.
La sua beatitudine si estende a tutti coloro che ascoltano la
parola di Dio e la mettono in pratica.
Padre Lino Pedron
-----
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento