La vera storia e l’identità intima di un prete in difficoltà rimangono ben più impenetrabili di quanto si possa immaginare, anche quando sembra tutto molto chiaro agli occhi del discernimento umano.
C’è nella vita del sacerdote in difficoltà un grande mistero da riconoscere, un grande problema da risolvere. E’ il mistero-problema dell’incontro tra l’amore di Dio (che brama vivere in tutte le sue creature) e la libertà dell’uomo che, quantunque gracile, è scelto e mandato a comunicare questo amore, questa vita eterna, più grande di ogni capacità umana.
Le attese che Dio ha nei confronti di un uomo, nel rispetto della reciproca libertà, sono un mistero così profondo che può essere percepito soltanto da chi vive la sensibilità della fede e la docilità all’amore.
E le risposte del sacerdote, che è un uomo, divengono possibili e autentiche soltanto quando egli decide di affidarsi alla guida delle ispirazioni che risuonano nella sua coscienza profonda.Solo nello scambio di un amore reciproco, generoso fino all’estremo dono di sé, si salda la fedeltà tra il sacerdote, Dio e l’umanità.
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lunedì 31 maggio 2010
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