Un giorno san Luigi Maria Grignion di Montfort, passeggiando da solo in un giardino, stava pregando il Rosario. Una suora l’osservava incuriosita: non era solo; c’era una Signora che lo accompagnava lungo quel cammino. Alla fine, la suora gli chiese chi fosse quella Signora e solo allora il Santo, che non si era accorto di nulla, comprese tutto: pregando il Rosario, la Madonna lo accompagnava!
Così la Madonna fa con ciascuno di noi e con tutti i consacrati a Lei, i quali godono in modo particolare delle sue premure materne. Ella, infatti, li accompagna lungo il cammino della vita, fino al Paradiso.
San Luigi insegnava che, con la consacrazione mariana, la presenza della Madonna rende più agevole il cammino dell’uomo, mentre senza di Lei tutto diventa aspro e le troppe difficoltà finiscono con lo sbarrargli la strada. A tal proposito il Santo scriveva:«Certo […] non mancano aspre lotte da sostenere e grandi difficoltà da superare, ma questa buona Madre e Padrona si fa così vicina e presente ai suoi fedeli servi per rischiararli nelle loro tenebre, per illuminarli nei loro dubbi, per rassicurarli nei loro timori, per sostenerli nei loro combattimenti e nelle loro difficoltà, tanto che davvero questa via verginale per trovare Gesù Cristo è, paragonata ad ogni altra, una via di rose e di miele».La Madonna ci vuole indicare la via da seguire. Ognuno di noi ha una via particolare da percorrere, una propria vocazione da vivere fedelmente. Ebbene, la Madonna ci assiste in modo particolare nelle scelte più difficili della nostra vita. Tra queste scelte difficili si trova certamente quella riguardante lo stato di vita.Nella vita del servo di Dio Charles de Foucauld si legge un episodio molto bello riguardante questo intervento della Madonna. Quando era ancora trappista a Cheiklé, nell’Anatolia orientale, fratel Charles era assalito da dubbi riguardo la sua vocazione, se cioè rimanere trappista o seguire le sue ispirazioni per una vita più povera e penitente, fondando quindi un nuovo Ordine che imitasse la vita nascosta dell’Operaio di Nazareth. Fu consigliato dal suo confessore, dom Polycarpe, di consegnarsi completamente nelle mani della Vergine, affinché Lei disponesse della sua vita per la maggior gloria del Figlio suo. Ecco quanto scriveva fratel Charles a riguardo:«In un momento di grandi sofferenze, verso il Natale del 1893, non sapendo dove trovare rifugio, temendo di essere confuso dal diavolo, mi sono completamente consegnato nelle sue braccia. Mi sono ricordato del suo Cuore di madre del Perpetuo Soccorso e mi sono consegnato nelle Sue mani come un bambino, supplicando che fosse Lei a portarmi e che facesse di me non quello che io voglio, ma quel che vorrà Lei, per la maggior gloria del suo Figlio, secondo la sua volontà».Grazie a questo suo completo abbandono nelle mani della Vergine Santa, Charles de Foucauld trovò la sua strada, che lo condusse fino al cuore del Sahara, ove consumò la sua vita come eremita, interamente dedito alla preghiera e al lavoro. Lui stesso disse di voler ricopiare, quanto più era possibile, la vita nascosta di Gesù e di Maria a Nazareth.
La consacrazione all’Immacolata, attraverso le molte prove della vita, ci conduce molto in alto in Paradiso, vicino alla nostra Madre Celeste, e ci fa appartenere a Lei per tutta l’eternità. In Paradiso, il consacrato avrà una particolare vicinanza a Colei che è stata la Dolce Regina del suo cuore e avrà, presso di Lei, un particolare potere d’intercessione. Ecco in proposito quanto disse, alzando gli occhi al cielo, san Giovanni Calabria riguardo ad un sacerdote che era da poco defunto, don Ferruccio Magagnotti:«Lo vedo in alto, molto in alto, con un forte potere di intercessione su Maria Santissima».San Massimiliano Maria Kolbe, poi, affermava che il consacrato all’Immacolata è un intercessore tra le anime e la Madonna, ma questa particolare missione si realizzerà soprattutto nella Vita eterna.
È proprio vero che la consacrazione a Maria consente di operare un gran bene e di essere dei canali di grazia, non solo su questa terra, ma soprattutto in Paradiso!
di Padre Stefano M. Miotto
--
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento