Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!
I discepoli chiedono esplicitamente la spiegazione della parabola. Segue una spiegazione che si presenta singolare nella tradizione evangelica.
Anzitutto viene data, come in una lista, l’identificazione di quasi tutti gli elementi della parabola. Si riconosce già da questa enumerazione che il centro d’interesse della spiegazione è essenzialmente differente da quello della parabola. In questa si trattava della decisione del padrone di lasciare crescere nel tempo presente grano e zizzania. Nella spiegazione invece si tratta della mietitura finale, del destino finale del grano e della zizzania. La spiegazione rende esplicito ciò che nella parabola era implicito: il dramma del giudizio finale.
La spiegazione della parabola ci insegna che il male non trionferà e che il diavolo e tutti gli operatori di iniquità saranno condannati.
Infine la parabola ci pone un problema: discernere se siamo veramente figli del Regno o figli del maligno.
Padre Lino Pedron
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