Salito su una barca, passò all'altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati». Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire «Ti sono perdonati i peccati», oppure dire «Àlzati e cammina»? Ma, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati - disse allora al paralitico -, prendi il tuo letto e va' a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua. Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
All’episodio della liberazione degli indemoniati segue il miracolo del perdono e della guarigione del paralitico. Matteo tralascia tutti i particolari dell’avvenimento e va subito all’essenziale: la fede. È sempre e solo la fede che conta. Gesù non ha il potere solo sulle malattie, le forze del creato e i demoni, ma ha anche il potere di perdonare i peccati. La salvezza consiste nella remissione dei peccati (Mt 1,21; Lc 1,77). E Gesù è il salvatore che perdona i peccati.
Il peccato è un’offesa a Dio e quindi solo Dio può perdonarlo. Gesù è Dio diventato uomo che perdona qui in terra i peccati. Lo dice esplicitamente al paralitico: «Ti sono rimessi i tuoi peccati». Gesù è il figlio dell’uomo al quale sono stati dati da Dio «il potere, la gloria e il regno» (Dan 7,14). Egli ha sulla terra il potere di rimettere i peccati. A giudizio degli scribi Gesù bestemmia perché è un uomo che si arroga il potere di Dio.
La capacità di Gesù di conoscere i loro pensieri è una prerogativa divina. Questa sua capacità conferma che egli è Dio e quindi ha il potere di perdonare i peccati. Anche in questa pagina del vangelo si manifesta la bontà misericordiosa di Dio. Le parole di Gesù: «Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati » danno al peccatore la certezza di essere già perdonato e la felice sorpresa di essere amato e capito da Dio nell’umiliazione del suo peccato.
A differenza degli scribi, dotti conoscitori della parola di Dio, la gente semplice glorifica Dio che ha dato agli uomini il suo potere di perdonare i peccati. Matteo scrive il suo vangelo quando la Chiesa esercitava già da tempo il potere divino di «legare e sciogliere» (Mt 16-19), il potere di rimettere o di non rimettere i peccati (Gv 20,23). La remissione dei peccati è riammissione del colpevole nella famiglia di Dio, è accoglienza in casa. Il comando di Gesù al paralitico: «Alzati, prendi il tuo letto e va’ a casa tua» è rivolto ad ogni uomo perdonato e guarito perchéì ritorni alla casa del Padre (cfr Lc 15-18).
Padre Lino Pedron
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