venerdì 24 giugno 2011

321 - Sei figlio di Dio

Il battesimo ci rende “fideles” — fedeli, parola che, come l'altra, “sancti” — santi, i primi seguaci di Gesù usavano per indicarsi tra di loro, e che ancor oggi è in uso: si parla dei “fedeli” della Chiesa. — Pensaci! (Forgia, 622)

In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui [...]. Ed ecco una voce dal cielo che disse: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto» (Mt 3, 13.17).
Con il Battesimo, Dio nostro Padre ha preso possesso della nostra vita, ci ha incorporati alla vita di Cristo e ci ha mandato lo Spirito Santo.
La forza e il potere di Dio illuminano la faccia della terra.
Faremo ardere il mondo, nelle fiamme del fuoco che sei venuto a portare sulla terra!... E la luce della tua verità, Gesù nostro, illuminerà le intelligenze, in un giorno senza fine.
Io ti sento esclamare, mio Re, con voce viva, tuttora vibrante. «Ignem veni mittere in terram, et quid volo nisi un accendatur?» (Lc 12, 49). – E rispondo – con tutto me stesso – con in miei sensi e le mie facoltà: «Ecce ego: quia vocasti me!» (1 Sam 3, 9).
Il Signore ha posto nella tua anima un sigillo indelebile, per mezzo del Battesimo: sei figlio di Dio. Bambino: non ardi dal desiderio di far sì che tutti lo amino? (Santo Rosario, Iº mistero luminoso)

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