In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla ».
La passione e morte del Cristo provocherà pianto e afflizione nel cuore dei discepoli, mentre i suoi avversarti si rallegreranno per la vittoria riportata. La tristezza dei discepoli però durerà poco: essa si trasformerà in gioia quando il Signore risorto apparirà loro il giorno di Pasqua (Gv 20,20). La situazione degli amici di Gesù durante la sua passione e morte sarà simile a quella della partoriente, la quale dopo le doglie sperimenta una gioia tanto grande da dimenticare il travaglio del parto.
Come la gioia della maternità fa dimenticare le doglie del parto, così il ritorno del Signore risorto tra i suoi sarà fonte di una gioia grande e perfetta, che nessuno potrà mai togliere ai suoi discepoli.
Padre Lino Pedron
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